Sulla Pianta

Foglie verdi e fogli bianchi

 

Foglie Verdi e fogli bianchi

Elena Pianta viene piantata nel mondo nel 1973.


Fin da piccola, quando mette le prime foglie, fa una cosa sola: disegnare benissimo. Ha anche la passione per i cartoni animati, tanto che a 14 anni gira una sua personalissima versione di "Cantando sotto la pioggia" in 8mm, animando e sincronizzando musica e immagini. I genitori, preoccupati, cercano di indirizzarla a un lavoro serio: vignaiola astigiana, serial killer, persona che fa scoppiare la carta da imballo con le bolle. Ma dopo l'Istituto Magistrale e l'Istituto Europeo di Design Elena fiorisce, div

enta disegnatrice professionista e debutta nel mondo dei fumetti Bonelli con LEGS WEAVER, per poi passare a GREGORY HUNTER, AGENZIA ALFA e ASTEROIDE ARGO. Nel 2002 vince il Premio Coccobill come Miglior Promessa del Fumetto Italiano, per il suo stile che "fonde rigore formale figurativo e freschezza della messa in scena".

Nel 2004 allarga i rami approdando alla Disney (KYLION e HIGH SCHOOL MUSICAL), ma continua a collaborare con Sergio Bonelli (NATHAN NEVER) e altri editori, tra cui Renoir Comics (DON CAMILLO; L'ISOLA DEL PARADISO), Giorgio Mondadori (CLARISSA & CO.), Star Italia (DIECI), Elledici (I LIBRI DEL FARE). Partecipa a una tonnellata di mostre ed esposizioni in tutta Italia e, già che c'è, arriva anche alla pubblicità (Pianta Rampicante) diventando visualizer per un'importante agenzia pubblicitaria torinese. E' anche una ferocissima insegnante (Pianta Carnivora) alla Scuola Internazionale di Comics di Torino e alla Scuola del Fumetto di Asti.

Elena ha messo radici ad Asti e oggi continua a disegnare universi, personaggi e storie piene di vita, con uno stile attento alla recitazione dei personaggi ed elegante nella composizione delle tavole. Figure femminili dolci e ironiche, sfondi meticolosi, un tratto morbido e particolareggiato, ma soprattutto ricco di grazia e personalità.

Insomma, una Pianta che continua a dare frutti e... (Elena Pianta irrompe sulla scena)

- Basta con queste battutacce sul mio cognome!

- Ma non ti fanno tanto ridere, Elena?

- No!

- E va bene. La pianto.

(testo di Roberto Gagnor)